«Cosa stiamo
guardando?»
chiese con
impazienza Melania.
Era arrivata al
ristorante di Davide da più di mezz’ora e Lorenzo l’aveva piazzata di fronte ad
un forno, a fissare il vetro scuro dell’elettrodomestico.
«Uh! Quanta
impazienza!» sbottò Lorenzo «Quando saranno pronti lo vedrai!»
«Ok… possiamo
parlare nel frattempo o hai paura che qualsiasi cosa ci sia lì dentro, origli?»
«Melania, è un
forno… cosa potrebbe esserci lì dentro, se non cibo?»
«Ah, non so… data
la segretezza con cui mi hai messa qui a sorvegliarlo, credevo stessi
nascondendo un latitante»
replicò stizzita
lei.
Il ragazzo fece
roteare gli occhi buttando indietro la testa e sbuffando.
«Ti hanno mai
detto che sei insopportabile?!?»
«Sì» rispose
secca «Ora possiamo parlare?»
«Si può sapere
che fretta hai?»
domandò lui,
esasperato.
«Se mi
ascoltassi, lo capiresti!»
Lorenzo chinò la
testa sul petto, scuotendola. I riccioli scuri danzarono morbidamente,
disponendosi in modo scompigliato.
«Ok…» acconsentì
«Andiamo a parlare!»
Melania batté le
mani sorridente, ruotò sui tacchi ed uscì dalla cucina. Lui la seguì
controvoglia.
L’aveva chiamato
la sera prima, inondandolo di parole tra le quali riuscì a captare un
appuntamento: «Domani! Nel tardo pomeriggio! Al ristorante!»
Non era stato in
grado di proferire verbo durante la telefonata, né per dirsi disponibile, né
per chiedere delucidazioni sulla natura dell’incontro. Tutto quel che sapeva
era che c’entrava il cugino Davide.
“Speriamo non
abbia bisogno di qualche consiglio per conquistarlo” aveva pensato divertito.
La raggiunse ad
un tavolo in fondo alla sala vuota e le si sedette di fronte.
«Dunque» esordì
«Cosa c’è di tanto urgente che non possa aspettare la fine della cottura dei
miei sablè salati?»
Melania corrugò
la fronte ed inclinò la testa di lato.
«Ma hai ascoltato
almeno una parola di quello che ti ho detto ieri sera al telefono?»
«Oh… ne ho
ascoltata più di una…» rispose serafico lui «Peccato non abbia capito nulla…»
si lasciò andare contro lo schienale della sedia ed allargò le braccia «Sai,
succede quando spari 14 parole al secondo con l’intento di formulare 87 frasi
differenti…»
La donna strinse
gli occhi e le labbra, in un’espressione minacciosa.
«Ti hanno mai
detto che sei odioso?»
«Sì» asserì secco
«Ed ora, gentilmente, potresti delucidarmi sulla natura del nostro appuntamento
segreto?»
Melania spalancò
la bocca e si preparò a dare una risposta al vetriolo, ma ci ripensò. Agitò in
aria una mano e disse:
«Non ho tempo per
questo… » poggiò i gomiti sul tavolo e si piegò in avanti «Si tratta di Elena…»
«Elena… la ex di
Davide?»
si incuriosì
Lorenzo.
«Proprio lei»
confermò.
«Ok… continua…»
la invitò.
Quindi Melania
raccontò dell’incontro avuto una settimana prima e riferì la chiacchierata
tenuta con la donna, poi lo mise al corrente del suo piano e Lorenzo ascoltò
tutto in religioso silenzio.
«Wow…» commentò
lui «Questo sì che è uno shock…»
«Lo so…» concordò
lei «Povera Elena…»
«No!» la bloccò
«Intendevo dire che è uno shock il fatto che tu sul serio non provi nulla per
Davide…»
Lei scosse la
testa spiazzata.
«Scusami?!?»
«Insomma… se la
situazione è questa, avresti la vittoria in pugno!»
Melania studiò il
viso del ragazzo, mise da parte l’indignazione e divenne seria.
«Ma si può sapere
che diavolo ti è successo?»
gli domandò
all’improvviso.
Lorenzo la guardò
con un’espressione innocente.
«Che… che vuoi
dire?»
«Voglio dire che ti ho appena raccontato il dramma di una donna che, si dà il caso, sia anche l’amore della vita di tuo cugino… quello che una volta consideravi un fratello… ed il tuo primo pensiero è una cosa tanto stupida quanto superficiale?» incrociò le braccia sul petto «Sul serio Lorenzo… che cosa ti hanno fatto?»
«Voglio dire che ti ho appena raccontato il dramma di una donna che, si dà il caso, sia anche l’amore della vita di tuo cugino… quello che una volta consideravi un fratello… ed il tuo primo pensiero è una cosa tanto stupida quanto superficiale?» incrociò le braccia sul petto «Sul serio Lorenzo… che cosa ti hanno fatto?»
Una risatina
nervosa sfuggì dalla gola del ragazzo. La sua espressione, perennemente
rilassata, parve irrigidirsi e la sua voce risuono tremante:
«E-era solo una
battuta, Mela… niente di che…»
provò a
svicolare.
Ma gli occhi di
lei rimasero fissi nei suoi e sulla sua bocca non si affacciò nessun sorriso.
«Ok! Ok!» esclamò
lui «Scusa! Non si scherza, capito… avanti, continua! Che cosa ti serve da me?»
Lei batté una
mano sul tavolo senza mutare espressione.
«Mi serve che
rispondi alla domanda che ti ho fatto: che cosa ti è successo?»
«Mela…»
«Dico sul serio,
Lorenzo! Stiamo parlando della vita di una persona che amiamo entrambi
moltissimo… ho bisogno di sapere se puoi ancora aiutarmi a renderlo felice, o
se hai totalmente perso la capacità di preoccuparti degli altri oltre che di te
stesso»
Le parole della
donna colpirono il ragazzo in pieno viso, come schiaffi tirati a mano aperta.
Da quando era
tornato non era la prima ad averlo accusato di egoismo e noncuranza.
Suo padre, poche
settimane prima, gli aveva fatto una sfuriata carica di tutto il rancore ed il
dispiacere accumulati in dieci anni e forse più, sua madre lo aveva accolto
come nulla fosse, ma l’aveva sentita
piangere ogni notte dacché era tornato e sua sorella, la sua perfetta sorella,
non aveva avuto bisogno di parlare, gli era bastato vedere con quanta tensione
si muoveva intorno a lui per capire che anche dentro lei risiedeva una bomba di
parole inespresse.
Quindi era
avvezzo a prediche di ogni genere, ma lei era decisamente la prima persona ad
accorgersi che qualcosa non andava in lui.
«Io… io sto
bene…»
farfugliò.
«Sì, lo vedo…
avanti Lorenzo, mi serve collaborazione… prima vuoterai il sacco, prima potremo
concentrarci su Davide…»
«Non so cosa ti
aspetti di sentire»
ammise con
naturalezza.
«La verità.
Nient’altro che la verità…»
«Tirerai fuori
una bibbia dalla borsetta, ora?»
scherzò lui.
«Se può servire a
farti parlare…»
«Mi vuoi far
credere che ti porti una bibbia dietro?»
si sorprese lui.
«Caro Lorenzo,
non devi mai sottovalutare due precisi accessori di una donna: la sua borsa… ed
il suo cellulare di ultima generazione sul quale si può scaricare l’applicazione della bibbia…»
Il ragazzo buttò
indietro la testa e scoppiò a ridere. La reazione fu talmente spontanea e
potente, che quasi sentì dolore nell’emettere quel suono arrugginito.
«Tu sei
completamente fuori di testa!»
commentò con la
risata ancora in bocca.
«Ti ringrazio… ma
non è il momento dei complimenti… su… dimmi!»
lo incitò lei.
Prima che potesse
parlare, però, si avvicinò Diego, un ragazzo della cucina, portando un vassoio.
«Scusate» si
intromise «Mi avevi detto di portarteli quando sarebbero stati pronti…»
Lorenzo guardò il
giovane e gli sorrise.
«Grazie amico…»
Diego fece un cenno
con la testa e tornò al suo lavoro.
Melania puntò gli
occhi sui biscotti disposti nel vassoio, avevano proprio un odore invitante.
«Volevo
proporli a Davide per inserirli nel menù…» spiegò Lorenzo «Sono
aromatizzati al pecorino ed erbe di
Provenza »
concluse,
prendendone uno ed offrendolo alla donna.
Lei accetto e
prima di assaggiarlo, puntò il dito sul ragazzo e lo redarguì:
«Non importa
quanto buono sia… finita l’estasi culinaria, mi racconterai tutto!»
Lui si limitò a
sorridere ed annuire. Finito di gustare il biscotto salato tra mugugni di
piacere, Melania si prese il viso tra le mani e disse:
«Avanti… sono
tutta orecchi!»
Lorenzo pensò per
un attimo di inventarsi qualcosa o di raccontarle solo parte della storia, in
fondo non le doveva niente, men che meno la verità. Quando però aprì la bocca
per parlare, si ritrovò a raccontargli tutto, nei minimi particolari. Per più
di un’ora fu un fiume in piena: speranze, sogni, illusioni, gioie e dolori di
dieci anni passati a costruire un impero di carta che al primo colpo di vento,
è volato via.
«… Sai, è strano…
il giorno peggiore della mia vita, è iniziato come quello più bello…»
Oramai stava
parlando più a se stesso che a lei.
«Quella mattina
ho aperto gli occhi e mi sentivo un re! Ho guardato Katy, stesa nel letto
accanto a me… una dea, nuda e sinuosa… e la sera prima… prima di stare con lei,
ero stato con tre diverse ragazze al locale… e quel giorno avrei fatto lo
stesso e quello dopo ancora… e così via. Mi sono messo a sedere sul materasso e
ricordo di aver pensato “sono così felice”!» fece una pausa e sospirò «E poi
tutto è andato a rotoli… e la mia felicità… puf! Sparita… con lei la mia casa,
i miei soldi, gli amici ed il lavoro…» guardò negli occhi Melania e concluse
«Ecco cosa mi è successo… ho perso il mio regno, la mia felicità… e tutto in
una notte…»
«Ti rendi conto
di avermi appena raccontato la storia più miserabile dell’universo?»
sbottò lei, più
duramente di quanto non avesse creduto pensando quelle parole.
«Cosa?»
ribatté lui,
indignato.
«Lorenzo,
ascoltami… non so cosa pensi di aver costruito in quei dieci anni, ma
sicuramente non era un regno e tu non sei mai stato il re di niente… il tuo
lavoro consisteva nel versare liquidi colorati in bicchieri e servirli a
clienti giovani ed ubriachi sculettando e sorridendo, il tuo migliore amico è
sparito più veloce della luce quando ha nasato odore di guai e la tua donna ti
ha usato più di quanto tu non abbia fatto con lei… andiamo, era la dannata
proprietaria del locale! Vuoi che non sapesse con quante altre donne te la
facevi?»
«Oh, scusa!
Dimenticavo che tu sei la divina Melania, colei che tutto sa e tutto vede! Che
scemo, ed io che credevo di saperne qualcosa in più visto che si tratta della
mia vita!»
«Non prenderla
male» intervenne «Non voglio fare la maestrina… ma credimi, ne so qualcosa di
regni di carta e di illusioni di felicità! Ho passato metà della mia vita con
un uomo che ha deciso per me anche quanti respiri fare in un giorno, e credimi,
sono stata così stupida da credermi felice e contenta… e forse lo sono stata,
per un po’… ma sai cosa ho capito?»
«No… ma sono
sicuro che non mancherai di illuminarmi…»
replicò
sprezzante.
Melania ignorò il
tono polemico e proseguì:
«Ho capito che le
cose reali restano, non importa cosa succede. Il mio lavoro, le mie passioni,
Davide. Quelle sono cose che mi sono guadagnata, per cui ho lottato e quando il
matrimonio con Alfio è finito, non le ho perse…»
«Perdonami, ma
non puoi paragonare il tuo miserevole matrimonio con la mia esperienza!»
«Sì che posso, e
lo sto facendo… perché il mio miserevole matrimonio non ha nulla da invidiare
alla tua miserevole vita… hai passato dieci anni a costruire il nulla con il
nulla… ed è quello che ti è rimasto in mano…»
«Quindi… stai
dicendo che ho sprecato tempo?»
«No… sto dicendo
che non hai niente da rimpiangere… le cose vere ed importanti sono tutte lì,
dove le hai lasciate…»
«E sarebbero?»
«La tua famiglia…
tuo padre e tua madre, tua sorella… Davide… tuo nonno…»
Lorenzo abbassò
lo sguardo.
«Nonno…» sospirò
«Mi sono comportato così male che non vorrà vedermi mai più…»
Melania si stampò
in faccia un sorriso malizioso e si piegò nuovamente in avanti sul tavolo.
«Allora direi che
il mio piano si presta perfettamente anche a questo scopo!»
Lorenzo la fissò
confuso.
«Che diavolo hai
in mente?»
UNA SETTIMANA
PRIMA:
Elena si fissò
le mani a lungo, cercando il modo per mettere in parole la moltitudine di
emozioni che le attraversavano l’animo.
Melania se ne
stava seduta sul divano, in un paziente silenzio, in attesa che lei raccontasse
i dettagli di uno dei giorni più dolorosi della sua vita.
Ma c’era così
tanto da dire. Scosse la testa e decise di iniziare da un punto a caso.
«Sai qual è
sempre stato il pensiero di Davide sul matrimonio, sulla famiglia?»
le domandò.
Melania annuì.
«Non ci ha mai
creduto… visto come si è comportato suo padre…»
«Sì…» concordò
Elena «Ed è anche un po’ questa la ragione per cui ci siamo messi insieme…
quando ci siamo incontrati è iniziato tutto per caso. Ci siamo piaciuti, ci
siamo frequentati e poi abbiamo iniziato a conoscerci. Parlando è venuta fuori
la sua situazione familiare, così dannatamente simile alla mia… » si asciugò
una lacrima «Ricordo ancora quando, dopo pochi mesi che ci frequentavamo, trovò
il coraggio di dirmi “io non sono tipo da matrimonio e figli”. Gli risposi che
era lo stesso per me e lui aveva riso, dicendo che tutte le donne lo dicono…»
«Un po’ è
vero…»
«Sì, ma io non
ero tutte le donne… e dicevo sul serio. Non ho mai sognato l’abito bianco, non
mi sono mai immaginata a cullare pargoli…»
Melania
corrugò la fronte e continuò ad ascoltare.
«Comunque...
non siamo mai più tornati sull’argomento ed abbiamo vissuto la nostra storia
giorno per giorno, felici…»
«Già… è qui
che smetto di capire…»
commentò.
Elena fece un
debole sorriso.
«Beh… non c’è
granché da capire… lui è venuto un giorno da me, si è messo in ginocchio e mi
ha chiesto di sposarlo… e sai quando non sai di volere una cosa finché non
succede?»
«Sì, penso di
sì…»
«Ecco… lui,
lì, in ginocchio a chiedermi di diventare sua moglie… è stata l’emozione più
bella della mia vita… volevo solo urlare “Sì! Sì! Mille volte sì!”»
«Elena… ti
giuro… non capisco…»
«Capirai ora…
lui si è messo in ginocchio e mi ha detto “Elena, lo so cosa ti ho detto in
tutti questi anni… lo so che ho fatto di tutto per convincerti del fatto che io
stessi bene così, che per me –noi- eravamo abbastanza… ma c’è un pensiero che
mi toglie il sonno da un po’, c’è un dubbio che mi assilla –sto permettendo
agli errori di altri di rovinare il mio futuro?-… e la risposta è –sì, lo sto
facendo-, perché, vedi… non importa se mio padre è stato un bastardo o se tua
madre ti ha lasciata sola per tutta la vita… noi non siamo loro, noi non saremo
loro! Ed io voglio dire al mondo intero –lei è mia moglie! Lei è la madre dei
miei bambini!- e voglio poter stringere tra le braccia i nostri figli e
raccontare loro quanto ti amo e quanto speciale sei… perché più che chiamarti
moglie, vorrei saperti madre dei miei figli… ti amo, Elena… sposami!
Regaliamoci una famiglia, la nostra famiglia!”»
Melania si era
portata le mani sul petto e piangeva a dirotto, senza ritegno.
«Ma è la
dichiarazione d’amore più bella del mondo!»
singhiozzò.
Elena annuì.
«Sì… lo è
stata…»
concordò
tristemente.
«Aspetta,
però…» si riprese l’altra «Quando arrivi al punto in cui vi mollate? Idee
discordanti sulla torta nuziale?»
«Gli ho
risposto di no, Mela…»
«Cosa?!?
Perché?»
Elena prese
fiato e si afferrò lo stomaco con entrambe le mani.
«Perché io non
posso avere figli, sono sterile»
Sputò fuori le parole con la voce spezzata da un pianto che non riuscì più a trattenere.
Vera ©
Cara Vera,
RispondiEliminagrazie mille per quest'altro bellissimo capitolo anche se un po' triste :-(
Mi dispiace per Elena ma spero che tutto si possa risolvere....
ma sono contenta che finalmente Lorenzo abbia raccontato la sua parte di verità...
Melania mi ha piacevolmente stupito, di primo acchito mi era sembrata un po' frivola ma in realtà è una gran bella persona, molto attenta a e perspicace anche alle persone che ama.
In attesa del prossimo capitolo, un bacione ed un grazie sempre grandissimo per quello che ci stai trasmettendo con le tue storie.
Con l'occasione ragazzi vi auguro un buon fine settimana e Buon San Valentino.... anche a chi non ama questa festa prettamente commerciale... ma come vedete ci sono tante forme d'amore, non solo cuori rossi e cioccolatini :-)
Un abbraccio alla prossima.
Debora
Mamma mia che magone !! Tra tutti i motivi per dire, di no ad una simile dichiarazione
RispondiEliminad' amore, c'era il più brutto. Dico però solo una cosa, il matrimonio è, prima di tutto, il
desiderio di dividere la vita con una persona speciale, gioia e dolore, restare da soli dopo
aver trovato l'anima gemella per questa mancanza è un inutile vittimismo. Bisogna solo
amarsi e regalarsi una vita migliore possibile, in due. Grande Vera, bella anche la parte
di Melania con Lorenzo, aprirgli gli occhi gli servirà.
Bacioni e buon San Valentino !!! *__*
Cosa darei per avere un amica come Melania !!! Riesce ad essere un traino di energia
RispondiEliminaanche nei momenti difficili e, soprattutto, sa capire gli stati d'animo delle persone.
Bravissima Vera, un abbraccio a te e Debora e... Buon San Valentino !! ^__^
Peccato che Elena sia scappata, questa poteva essere la vera Prova d' Amore
RispondiEliminache Davide avrebbe potuto darle, per fortuna che Melania la sà lunga... ^__* !!
Certo che davvero, Lorenzo, ha bisogno di farsi aprire gli occhi, i veri valori sono
ben altri !!
Un bacione e buon San Valentino !!
Credo che per Davide sarebbe un brutto colpo ma, sono sicura che, se l' Amore c'è,
RispondiEliminanon sarebbe comunque un problema. Anche lorenzo, dovrebbe capire che la "felicità"
di prima era comunque effimera e troppo legata alla menzogna, non poteva durare.
Se si convincerà troverà la sua vera strada, magari guardandosi intorno... nemmeno
tanto lontano !!! ^__*
Un abbraccione da Carmela e buon San valentino !!
Ecco perchè sono amica della "mia" Melania, anche lei è così !!! ^__^
RispondiEliminaPosso ben dire che persone così speciali esistono, vediamo come andrà
a finire questa bella storia !!
Un bacione, buon Valentine Day e buon Weekend !!! ^__*
E brava Vera !!! ^__^ La storia si avvicina all' epilogo e spero che tutte le situazioni.
RispondiEliminain un modo o un altro, possano risolversi. Sono curioso di vedere se certe cose andranno
come immagino.
Buon sabato, ciao !!!
Certo che Melania ha proprio la vocazione della missionaria, dopo essere riuscita a risolvere
RispondiEliminai suoi guai, che non erano pochi, ora vuole aiutare prima Davide e poi Lorenzo. Tanto impegno
merita fortuna, speriamo che ci riesca !!! ^__^
Un abbraccio e buon we !!
Quanto mi dispiace che Elena non abbia trovato il coraggio di parlare con Davide,
RispondiEliminaun segreto così pesante è brutto tenerlo da sola. Sono convinta che l'avrebbe, comunque,
sposata... vediamo Melania cosa riesce a combinare !!! ^__*
Bacioni e buon we !!!
Anche stavolta hai stimolato la curiosità, aspetto di vedere come evolvono tutte le storie
RispondiEliminae gli intrecci. Certo che Melania è davvero in gamba !!! ^__*
Un abbraccio a Vera e Debora... aspetto la ricetta !!! ^__^
STELLAMAR
Avere una amica così sarebbe il massimo, generosa ed altruista, se fossi in Lorenzo
RispondiEliminaci penserei un attimino... ^__* !!!
Complimenti per questa bella serie di racconti, brave !!
Bacioni !!!
Ho letto solo adesso questa puntata, il romanzo scorre sempre bene e le situazioni
RispondiEliminasono vicine ad una soluzione. Ho fatto dei pensieri, vediamo se ci indovino... ^__* !!
Sicuramente, dopo tutto quello che ha fatto, Melania non rimarrà single... chissà !!
Buon we, bye bye !!!
Mi stavo quasi perdendo la puntata, oramai le cose stanno prendendo la loro strada, con Melania
RispondiEliminache gli sta dando un buon indirizzo... ^__* !!!
Bacioni e buon lunedì !!!
E' proprio vero che esistono tante forme d' Amore, questa bella storia ne è una testimonianza.
RispondiEliminaE, quasi sempre, l' Amore trionfa !!! *__*
Bacioni !!!
Questo modo di presentare la prossima ricetta è carinissimo, continuo a leggere con piacere
RispondiEliminae aspetto con curiosità i sablè.
Un abbraccio ^__* !!
Ho il dubbio che non sia rimasto il commento, dicevo che questa sinergia mi piace ancora tanto,
RispondiEliminabel racconto e invitanti i sablè, brave !!! ^__^
Bacioni !!!
Martina cara... vi ricordo che ho dovuto applicare la moderazione quindi se non vedete subito il vs. messaggio è "naturale"
EliminaGrazie mille per averci riprovato :-))
Un baciotto.
Due esperienze di vita diverse ed un filo che le unisce, Melania, che riuscirà (spero)
RispondiEliminaa portarle alla giusta conclusione. Brava Vera e brava Debora per la ricetta che si intravede !!!
Bacioni e buon lunedì !!! ^__^
Certamente, il dramma di Elena, può influenzare un rapporto ma, dovrebbe comunque dirlo
RispondiEliminaa Davide, certi segreti rovinano le vite molto più di quello che si crede. Vediamo Melania cosa
si inventerà... ^__* !!!
Bacioni !!!
Ancora un bel racconto, brava Vera, la storia evolve e ci sta dando tanti particolari
RispondiEliminain più... ^__* !!
Bacioni e buon lunedì !!!
Bel racconto, i colpi di scena ci sono tutti !!! ^__^
RispondiEliminaMi imbarazzano le belle parole di Marta, il paragone mi lusinga
ma io ero così "prima" della Melania letteraria, devo accusare Vera
di plagio ?? *__*
Bacioni !!!
Di solito non intervengo mai nei vostri messaggi rivolti a Vera ed alle sue belle storie.... ma stavolta i complimenti di Marta a Melania, la nostra... non la protagonista femminile del racconto... mi hanno emozionato quasi quanto la storia!!!
RispondiEliminaComplimenti ragazze per la vostra bella amicizia :-), tenetevela cara sempre.
Salve gente!
RispondiEliminaPerdonatemi se sono sparita, ma il mio amore mi ha portata via per un w-end romantico e sono stata tagliata fuori da tutto!
Innanzitutto grazie davvero sia per la costanza sia per l'entusiasmo dimostrati!
Debbie lo sa quanto ancora io stia in ansia prima di ogni pubblicazione, ma i vostri commenti mi rinfrancano ogni volta!
Ebbene sì, ci avviciniamo al gran finale e so già che mi mancherete e mi mancheranno i personaggi... ma come ho promesso a Debora, questo non sarà un addio, ma solo un arrivederci a quando la vita mi darà un po' più di tregua, sempre che mi vogliate ancora, si intende!
Detto ciò, non mi resta che fare i complimenti a Marta e Melania, è bello sapere che le 'storie' non sono solo 'storie', ma che, da qualche parte nel mondo, le amiche, quelle vere, esistono!
Complimenti ragazze... e complimenti a tutti voi, siete un gruppo meraviglioso e sono sempre più felice di aver incrociato il mio destino con quello di Debbie!
Ancora scusa per l'assenza e la mancata risposta ai commenti!
Bacioni a tutti e grazieeeeee!
V.
Vera cara,
Eliminaè ovvio che ti scusiamo ma per quale motivo poi chiedi scusa?!
"Siamo" un gruppo meraviglioso... grazie :-) te compresa dato che ne fai parte, nel rispetto dei tuoi tempi e dei impegni.
Un abbraccio D.